[youtube https://www.youtube.com/watch?v=d9T7xa7D_WI&w=560&h=315]

In palestra siamo circondati da specchi!
VI SIETE CHIESTI IL PERCHÈ?
Servono solo per pompare il nostro ego oppure hanno una vera funzionalità?
Quando ci si allena allo specchio, la motivazione, la concentrazione e la capacità di andare oltre il limite aumentano. Di conseguenza riusciremo, molto probabilmente, a portare a casa un numero maggiore di ripetizioni a parità di carico, sostenendo, quindi, intensità maggiori e facendoci raggiungere risultati migliori.
Questo non può che essere un vantaggio!
Ma non fermiamoci al dito e cerchiamo di guardare oltre.
Il problema principale è che allo specchio la nostra immagine è rappresentata in maniera speculare sul piano frontale, questo si! Ma non simmetrica!
Questo significa che nell’immagine riflessa, il nostro braccio destro verrà rappresentato come il sinistro e viceversa.

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Il nostro cervello dovrà quindi risolvere questo CONFLITTO VISUO-MOTORIO che si viene a generare, per ricollegare le sensazioni che arrivano dal nostro organismo a quello che vede attraverso la vista.
La cosa è più complicata di quanto possa sembrare, per il fatto che il corpo tenderà a dare priorità alle informazioni visive sopprimendo quelle sensoriali.
Questo è un bel problema, perché il processo di apprendimento dello schema motorio si basa su queste ultime più che sulle informazioni visive!
Quindi creeremo uno SFALSAMENTO DELLO SCHEMA MOTORIO dell’esercizio in questione con un conseguente minor apprendimento dello schema stesso.
Altra problematica è quella relativa allo sfalsamento temporale che si viene a generare tra l’immagine visiva e quella sensoriale, perché la luce impiegherà più tempo per colpire lo specchio e tornare ai nostri occhi.

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COME COMPORTARSI

  • PER NOVIZI

(entro il primo anno di allenamento)
il mio consiglio è quello di utilizzare lo specchio il meno possibile, ricercando le sensazioni giuste riguardanti la traiettoria, la ricerca di sensazioni “simmetriche” (concedetemi il termine, intendo sensazioni di spinta o di tirata che siano equilibrate per i 2 emilati) e il modo di disporvi in relazione ai punti di contatto contatto con il bilanciere, manubri o attrezzi.
Utilizzerete invece dello specchio lo smartphone per filmarvi e rivedere al momento l’esecuzione in modo da correggere gli errori, ricollegando le sensazioni derivanti dalla serie e mettendole a fuoco grazie al video, capendo quali sono quelle giuste e quali quelle sbagliate.
L’aiuto di un compagno di allenamento (non uno spotter!) o un personal trainer preparato può rivelarsi l’asso nella manica per migliorare tanto e velocemente.
Lo specchio potrebbe essere utilizzato solo in caso di errori che si protraggono nel tempo in modo da dare un feedback istantaneo all’atleta riguardo a quello che succede quando commette l’errore, per poi ritornare allo smartphone.

  • PER AVANZATI

Vale tutto quello che abbiamo detto per i novizi. MA potete utilizzare lo specchio per sfruttare la spinta motivazionale che genera, soprattutto su esercizi complementari, per accumulare più lavoro ed intensità.
Sugli esercizi base ve lo sconsiglio comunque perchè le informazioni visive acquisirebbero priorità sulle informazioni sensoriali.
Immaginate di eseguire la panca guardandovi allo specchio! NUN SE PÒ FÀ!
La morale è una.
Meno sentirete la necessità di guardarvi allo specchio e più sarete atleti completi, forti e con una connessione mente-muscolo ottimale.
Lo specchio usiamolo come jolly quando ci serve uno sprint motivazionale.

#bepassionate

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